L'aviaria: una potenziale pandemia in agguato

Gli scienziati di tutto il mondo stanno monitorando con crescente preoccupazione l'aviaria, temendo che possa scatenare la prossima pandemia. Il virus, attualmente in circolazione principalmente negli Stati Uniti, ha infettato bovini da latte per settimane, se non mesi.

La voce degli esperti

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ha espresso la sua preoccupazione per la situazione attuale. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Adnkronos, Caruso ha affermato che la preoccupazione è grande.

Diffusione del virus

Negli ultimi due anni, circa un centinaio di paesi hanno segnalato focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N1). La comunità scientifica internazionale è preoccupata non solo per la recente segnalazione del virus nei bovini e la scoperta di materiale genetico nel latte bovino non pastorizzato, ma anche per la continua diffusione del virus nei cinque continenti. Il virus ha infettato mammiferi come visoni, orsi, volpi, foche e leoni marini, ma anche cani e gatti, e persino alcune specie in via d'estinzione.

Rischio aviaria: la situazione attuale

Dopo il rilevamento a inizio aprile dell'influenza aviaria A H5N1 ad alta patogenicità negli allevamenti di bovini da latte di alcuni Stati e il contagio di un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas, il rischio di una nuova epidemia è diventato il centro delle preoccupazioni delle autorità sanitarie degli Stati Uniti e di altri paesi. La comunità scientifica sta valutando i possibili scenari, compreso il peggiore: che il virus evolva e diventi in grado di trasmettersi da uomo a uomo.

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