25 aprile, a Civitella in Val di Chiana la strage nazista: cosa è successo

25 aprile, a Civitella in Val di Chiana la strage nazista: cosa è successo
Adnkronos INTERNO

Oggi 25 aprile 2024 il presidente della Repubblica Mattarella ha scelto quest'anno per la celebrazione della festa della Liberazione Civitella in Val di Chiana, in Toscana. Ma cosa è successo in questo paese? Il 29 giugno 1944 a Civitella in Val Chiana, in provincia di Arezzo, che durante la ritirata tedesca si trovava nelle immediate retrovie del fronte lungo la Linea Gotica, divenne teatro di una efferata strage nazifascista. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il 25 aprile è naturalmente l'occasione in cui l'evocazione del nemico si fa più violenta, tra messaggi polemici, disordini e slogan di piazza. Accuse e fantasmi non mancano mai, come il tentativo di tenere viva l'attualità e lo spettro dell'eterno ritorno della minaccia nera e dell'onda illiberale. (ilGiornale.it)

Giorgia Meloni questa mattina ha partecipato alle celebrazioni ufficiali per il 25 Aprile. Il suo messaggio è stato netto e chiaro ed è stato affidato anche ai social: "Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. (Liberoquotidiano.it)

L’uomo del Colle evoca i crimini dei nazifascisti contro le regole e i principi dell’umanità. Chiarisce che essere antifascisti è molto più che un’opzione, è un dovere, e per farlo cita Aldo Moro: “Senza memoria non c’è futuro, e intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare”. (Il Fatto Quotidiano)

25 aprile, il percorso di Meloni: parole sempre più nette. "La fine del regime aprì alla democrazia"

La storia è piena di religiosi, sacerdoti, suore, “resistenti”, che hanno unito al credo religioso l’impegno civile e aiutato anche materialmente chi si trovava perseguitato dalla dittatura in epoca fascista. (Famiglia Cristiana)

Pochi minuti spesi, nessun coinvolgimento che non sia di pura forma istituzionale. Un dovere, imposto dalla carica di presidente del Consiglio. (La Stampa)

Per Piero Gobetti fu decisamente qualcosa di più: "L’autobiografia della nazione". "Ho un rapporto sereno con il fascismo", ha detto una volta Giorgia Meloni, nel 2006, a 29 anni, al Magazine del Corriere della Sera: "Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale". (QUOTIDIANO NAZIONALE)