25 aprile, Mattarella: "Italia fascista totalmente sottomessa a Hitler"

Il Mattino di Padova INTERNO

Aprile, Mattarella: "Italia fascista totalmente sottomessa a Hitler" "Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l'Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto?'". Lo ha detto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, celebrando la festa della liberazione a Civitella Val di Chiana (NPK) 01:06 (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre fonti

L’uomo del Colle evoca i crimini dei nazifascisti contro le regole e i principi dell’umanità. Chiarisce che essere antifascisti è molto più che un’opzione, è un dovere, e per farlo cita Aldo Moro: “Senza memoria non c’è futuro, e intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare”. (Il Fatto Quotidiano)

ROMA. Pochi minuti spesi, nessun coinvolgimento che non sia di pura forma istituzionale. (La Stampa)

Il suo messaggio è stato netto e chiaro ed è stato affidato anche ai social: "Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. (Liberoquotidiano.it)

La lezione antifascista del governo Meloni. "L'Italia è democratica dalla fine del Ventennio"

Per Piero Gobetti fu decisamente qualcosa di più: "L’autobiografia della nazione". – Agli eredi della tradizione post-fascista è sempre chiesto un chiarimento supplementare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alcune di queste storie sono presenti su questo sito, tra queste la vicenda delle suore di Suore Maestre di Santa Dorotea di Vicenza e quella di don Pietro Pappagallo, trucidato alle Fosse Ardeatine. (Famiglia Cristiana)

Il 25 aprile è naturalmente l'occasione in cui l'evocazione del nemico si fa più violenta, tra messaggi polemici, disordini e slogan di piazza. L'eterno falò della contrapposizione tra fascismo e antifascismo continua a bruciare potente. (ilGiornale.it)