Slitta l’addio ai cookie, primi ostacoli al Privacy Sandbox di Google: impatti e prospettive

Slitta l’addio ai cookie, primi ostacoli al Privacy Sandbox di Google: impatti e prospettive

Cominciano i primi “guai” – se così possiamo chiamarli – per il Privacy Sandbox di Google. L’ambiziosa iniziativa, che ha visto la luce tra il 2021 e il 2022 con l’obiettivo di riformare il tracciamento degli utenti senza compromettere la personalizzazione degli annunci si è scontrato con ostacoli significativi, in particolare le preoccupazioni sollevate dall’Information Commissioner’s Office (ICO) del Regno Unito e la vigilanza della Competition and Markets Authority (CMA). (Cyber Security 360)

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Niente addio ai cookie di terze parti, almeno ancora per un altro anno. Per la terza volta, Google ha infatti deciso di rinviare al 2025 la cosiddetta deprecazione di questi strumenti sul suo browser Chrome, attraverso i quali traccia gli utenti in tutte le loro attività online. (Federprivacy)

Google ha però anticipato da tempo la sua intenzione di abbandonare il supporto dei cookie di terze parti in Chrome. Tale decisione è riassunta dal progetto Privacy Sandbox, della stessa Mountain View, ma la sua introduzione è stata rimandata per ben tre volte, compresa l'ultima che posticipa l'esordio di questa piattaforma al 2025. (HTML.it)

Google continua a rimandare la dismissione dei cookie di terze parti: questa è la terza volta che slitta, con una possibile proroga fino al 2025. Nonostante le precedenti promesse e i favori espressi, Google continua a rimandare l'eliminazione dei cookie di terze parti su Chrome, senza alcun segno di avvio graduale, almeno nel prossimo futuro. (Multiplayer.it)

Cookie, il lento addio: perché ora è rinviato al 2025, per motivi di antitrust e privacy

Articolo tratto dal numero di aprile 2024 di Forbes Italia. Abbonati! (Forbes Italia)

Google ha annunciato che non riuscirà ad eliminare l’utilizzo dei cookie dal browser Chrome entro la fine dell’anno come previsto in origine. Due terzi del traffico internet globale, infatti, passa per Google Chrome ed un cambiamento del genere porterebbe a delle chiare difficoltà per gli advertiser. (GizChina.it )

Il mercato della pubblicità online – 600 miliardi di dollari l’anno - sembra non potere fare a meno così facilmente di questi piccoli file di tracciamento della nostra navigazione. L’addio ai cookie richiederà, ancora una volta, più tempo del previsto. (Il Sole 24 ORE)